Replica di Anas e Autostrade sull'obbligo di pneumatici invernali
Si è creato un gran parlare sull'obbligo che riguarda l'uso degli pneumatici invernali. Molti automobilisti italiani sono stati "aizzati" contro un provvedimento che,
se letto con attenzione, nulla aveva di così scandaloso. Come da nostra
tradizione siamo sempre stati contro le "leggi truffa" o le imposizioni
che comportanto una spesa inutile per i cittadini, tuttavia se analizziamo bene il nuovo comma, ci rendiamo conto che sarà rara (per non dire altro) la sua applicazione.
IL PARERE DI ANAS - "Noi applichiamo al meglio
quanto già previsto dal Codice della Strada emandando ordinanze
stagionali che obbligano i cittadini a circolare con pneumatici
invernali o catene a bordo. Su questa nuova facoltà ci riuniremo e
valuteremo. Il nostro fine, tuttavia, è quello di non limitare, immotivatamente, la libertà di circolazione degli utenti delle nostre strade.
In Sardegna, ad esempio, abbiamo anche parzialmente revocato la nostra
ordinanza, rendendola operativa solo in caso di previsioni meteo
avverse, quindi non vogliamo gravare sui cittadini con provvedimenti che
impongano loro inutili costi o limitazioni della loro mobilità".
E DI AUTOSTRADE SPA - "In riferimento
all'emendamento del Decreto Sviluppo approvato dal Senato che, in
caso di eventi nevosi rilevanti, trasferirebbe al Concessionario la
facoltà di imporre l'uso esclusivo di pneumatici da neve, Autostrade
per l'Italia precisa che non intenderebbe avvalersi di questa
facoltà per non gravare ulteriormente sui portafogli degli
automobilisti italiani. Non sono mai state, infatti, le autovetture (salvo qualche modello di grossa cilindrata a trazione posteriore)
a creare problemi alla circolazione in caso di eventi nevosi
eccezionali. In queste situazioni Autostrade per l'Italia continuerà,
invece, ad avvalersi della facoltà di emanare - d'intesa con le
Prefetture e con la Polizia stradale - temporanei provvedimenti restrittivi della circolazione dei mezzi pesanti".
CASO CHIUSO IN ATTESA DI AISCAT - In attesa che
AISCAT, l'Associazione Italiana Società Concessionarie Autostrade e
Trafori, ci invii il suo parere in merito alla vicenda, crediamo che il
caso possa definirsi attualmente chiuso. Come si vede, ogni polemica sul provvedimento, sollevata gratuitamente da altre testate interessate più allo "scandalo" che alla corretta informazione, resta fine a se stessa. Riteniamo difficile che la posizione dell'AISCAT possa discostarsi molto da quella di ANAS e Autostrade spa. Ma staremo a vedere. Per il momento vi invitiamo a condividere questo articolo sui social network per aiutateci a fare corretta informazione sul tema.
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